Riscaldamento senza sprechi con radiatori efficienti - Cose di Casa

2021-11-16 13:05:58 By : Ms. Sophia Tang

Gli impianti a radiatori termici sono ancora oggi i più diffusi in Italia. Se è vero, da un lato, che la loro sostituzione con sistemi alternativi comporta lavori invasivi, l'utilizzo di nuovi materiali e tecnologie li ha resi più performanti e capaci di convivere ottimamente anche in abitazioni di nuova concezione. Inoltre, negli ultimi anni, il design sempre più raffinato, lineare o dalle forme scultoree, ne ha ridefinito l'estetica. Al punto che ormai i radiatori sono sempre più integrati anche nei progetti di arredo.

Arpa 12 di Irsap, disponibile sia verticale che orizzontale, è composto da collettori a sezione circolare ed elementi in lamiera d'acciaio in un'ampia gamma di colori. Marrone, da L 202 x H 54,4 cm, prezzo 565,98 euro IVA. www.irsap.it

Il punto di partenza consiste nella scelta del materiale e della finitura: la prima, in particolare, incide sulla seconda, ma anche su prestazioni e costi. Inoltre, è necessario tenere conto dell'uso che verrà fatto del radiatore e delle nostre abitudini, ad esempio se trascorriamo molto tempo fuori casa durante il giorno o meno.

Usciamo di casa la mattina presto e torniamo solo la sera tardi? Avremo bisogno di radiatori che si riscaldino rapidamente. Se invece la casa viene “abitata” durante il giorno, saranno da preferire prodotti che trattengono il calore più a lungo. Alcuni materiali, come l'alluminio, saranno più adatti nel primo caso, altri; come ghisa e acciaio, nel secondo. Stesso discorso per le finiture.

1. Alluminio: pratico e confortevole È un metallo che permette di realizzare radiatori più leggeri rispetto a quelli realizzati in altri materiali. Sono spesso costituiti da elementi modulari e quindi componibili, adatti ad ambienti di qualsiasi volumetria, oppure più compatti e lineari, detti anche “piatto”. Essendo leggeri, i corpi scaldanti possono essere fissati anche a pareti di basso spessore. La caratteristica principale dei radiatori in alluminio - un vantaggio, ma anche un limite - è la bassa inerzia termica: in pratica si scaldano velocemente e questo permette di modulare e calibrare l'impianto per avere calore solo quando serve, consentendo un notevole risparmio energetico . Ideale per le seconde case e quando si trascorre molto tempo fuori casa. Al contrario, i riscaldatori realizzati con questo materiale si raffreddano altrettanto rapidamente. L'alluminio - generalmente ricavato dalla bauxite (roccia sedimentaria) - è resistente alla corrosione e di lunga durata, quindi adatto anche ad ambienti umidi come bagni e cucine. Inoltre è riciclabile al 100% e innumerevoli volte, senza perdere le sue qualità (molti radiatori sono ormai realizzati con materiale riciclato).

Byobu di Antrax IT è composto da due sottili componenti di forma quadrata, che si muovono ruotando attorno ad un perno centrale. Realizzato in alluminio riciclabile, in diverse finiture, è disponibile in versione idraulica o elettrica. Misura L 38 x H 170 cm. Prezzo da 1.280 euro IVA esclusa. www.antrax.it

2. Acciaio: duttile e resistente Questa lega composta principalmente da ferro e carbonio è molto utilizzata per realizzare radiatori, in quanto consente un'ampia versatilità di forme, sia originali che scultoree. Può anche essere tagliato al laser, con precisione, senza imperfezioni. I radiatori in acciaio si riscaldano abbastanza rapidamente, ma non trattengono il calore a lungo dopo lo spegnimento del sistema, anche se si raffreddano meno rapidamente dell'alluminio. Inoltre, l'acciaio è un materiale molto resistente alla corrosione e all'usura.

VU di Brem è dotato di un portasciugamani mentre, sul retro, ha un pomello magnetico su cui appendere l'accappatoio. In acciaio inox, è proposto in varie finiture, nelle dimensioni L 42-50 x H 135-175 cm. In versione beige mica sablé, L 50 x H 175 cm, prezzo 1.281 euro. www.brem.it

3. Materiali alternativi In alcuni casi il corpo scaldante vero e proprio è inglobato all'interno di un blocco di pietra o di materiale composito. Si tratta per lo più di radiatori “a piastra” realizzati con prodotti brevettati, a base di miscele di marmo o silice e polveri di quarzo, agglomerate con un polimero o resina acrilica. Il risultato è un composto duttile, ottenuto a freddo, che viene colato in uno stampo in silicone, che poi solidifica a temperatura ambiente, senza bisogno di fonti energetiche aggiuntive. Il corpo scaldante incorporato in questi materiali può essere di tipo elettrico, quindi dotato di resistenza interna, oppure idraulico, con le classiche tubazioni per l'acqua calda. Il materiale ottenuto offre diversi vantaggi: è idrorepellente, antimuffa e antibatterico e parzialmente ripristinabile in caso di piccoli danni. L'estetica della superficie, oltre a richiamare la pietra, può essere personalizzata anche con un motivo a scelta.

Ha uno spessore di soli 13 mm Celsius di Fiora, realizzato in Silexpol® (materiale riciclabile a base di silicio e quarzo agglomerato con un polimero). È disponibile in 6 texture e 30 colori, con una potenza di 1.003 Watt. Larghezza 50 cm, con altezza di 122, 152 o 182 cm, prezzo a partire da 639 euro IVA esclusa. www.fiora.es/it

4. Ghisa: calore costante È il materiale dei primi radiatori, realizzati nella seconda metà dell'Ottocento, nati con impianti di riscaldamento centralizzato. La ghisa ha un'elevata inerzia termica, quindi i radiatori si riscaldano lentamente e trattengono il calore a lungo anche dopo lo spegnimento dell'impianto. Vanno bene per un uso continuativo, in compenso sono molto pesanti. Oggi sul mercato sono pochi i modelli, anche se negli ultimi anni sono stati proposti modelli in stile vintage, che uniscono un'estetica tradizionale a colori di tendenza.

Dall'anima decisamente industriale, il radiatore modulare Brera di Scirocco H è composto da elementi larghi 7,6 cm (con potenza a partire da 85 Watt), ha una profondità di 18,6 cm e un'altezza di 55o 75 cm (piedini compresi). Come in foto misura L 45,6 x P 18,6 x H 75 cm, prezzo 1.442 euro. www.sciroccoh.it

FORME E DESIGN Le varianti offerte dai radiatori sono infinite, ma si possono classificare in tre tipologie principali. Modulare. Sono costituiti da elementi modulari, tubolari o piatti, da assemblare secondo le vostre esigenze di spazio, per avere un radiatore quasi su misura, sia in larghezza che in altezza. Sono infatti disponibili sia in versione orizzontale che verticale. Piatto. Si tratta di corpi radiatori monolitici, piatti e generalmente piuttosto sottili. L'estetica è lineare ed essenziale. Grazie a questo tipo di design, il radiatore offre una superficie frontale più ampia, aumentando così lo scambio termico con l'ambiente. Inoltre riscaldano in parte per irraggiamento (diffondendo il calore come fanno i raggi del sole), con meno polvere che si alza. Scaldasalviette. Pensate principalmente per il bagno, sono costituite da elementi orizzontali, a volte pieghevoli, che contengono asciugamani e biancheria. Altri, a forma di piatto, hanno invece barre e ganci. Spesso funzionano anche elettricamente, per l'utilizzo in tutte le stagioni.

ATTENZIONE ALLE FINITURE La superficie del radiatore, indipendentemente dal materiale, è liscia ed omogenea, ottenuta attraverso un processo di lavorazione in più fasi. Quello finale è generalmente costituito da verniciatura epossidica a base di polveri, fissata alla superficie con un trattamento ad alta temperatura che evita la corrosione e la rende molto resistente e bella nel tempo. • Ampia la gamma di colori e finiture, dal classico bianco, alle tinte Ral, fino a quelle cromate, sabbiate o lucide. • Bisogna però considerare che non tutti offrono la stessa resa termica. In particolare, le superfici cromate riducono l'emissione di calore per irraggiamento di circa il 30% rispetto allo stesso modello colorato o bianco.

La maggior parte dei radiatori nelle nostre case sono collegati all'impianto di riscaldamento. Ma ci sono situazioni in cui può essere utile avere uno o più elettrodomestici indipendenti, per un utilizzo più flessibile in tutte le stagioni. In molti casi lo stesso prodotto a catalogo è disponibile in più versioni.

Non bisogna pensare ai radiatori come elementi isolati, ma parti terminali di un impianto, l'impianto di riscaldamento, con al centro il generatore di calore (caldaia o altro). Esistono anche prodotti che possono funzionare anche in assenza o con impianto di riscaldamento spento. Eccoli.

Acqua: la più comune Detta anche "idraulica", è il sistema più utilizzato e consiste nel collegare i radiatori alle tubazioni dell'impianto di riscaldamento - autonomo o centralizzato (in condominio) - alimentato dalla caldaia o da altri elettrodomestici, quali come pompa di calore o termostufa (legna, pellet, cippato...). Il radiatore sarà in grado di riscaldare solo quando il riscaldamento è acceso.

Elettrici: per uso saltuario Questi radiatori riscaldano grazie alla presenza di una resistenza interna (solitamente una serpentina in rame) comandata da un termostato. Tuttavia, il consumo di energia è maggiore. Sono quindi pensate per un uso saltuario, ad esempio per riscaldare il bagno in mezza stagione o per una seconda casa senza riscaldamento.

Ibridi: i vantaggi sono raddoppiati Si tratta di radiatori a funzionamento misto, cioè idraulico ed elettrico, con il vantaggio di poter essere accesi anche a riscaldamento spento. Particolarità che si ritrova in molti scaldasalviette, studiati appositamente per essere utilizzati in bagno.

La diffusione del calore avviene principalmente per convezione, cioè generando moti d'aria: quella calda sale, mentre quella fredda scende, per poi riscaldarsi e risalire.

Alluminio. Step-by-Step della collezione Elements di Tubes è realizzato in alluminio, con la superficie costituita da elementi ellittici plissettati, inclinati a destra oa sinistra. È a basso contenuto di acqua e riciclabile. Nella versione a modulo singolo misura L 31,7 x P 7,8 x H da 120 a 200 cm ed ha una potenza di 401 Watt. E' disponibile anche elettrico. Prezzo a partire da 810 euro IVA esclusa. www.tubesradiatori.com

Acciaio. Lo scaldasalviette Leone di Tonon Forty è interamente realizzato in acciaio inox AISI 304, con collettori laterali cilindrici. Diverse finiture, sia Ral che in colori speciali (qui color corallo). Viene proposto nelle dimensioni L 50 x H 75-120-150 cm, con tubi a sezione tonda 11-18-21 e potenza 180 Watt. Prezzo a partire da 430 euro IVA esclusa. www.tonon.it

Acciaio. Lo scaldasalviette Zoe di Toso Radiatori, in acciaio al carbonio, con elementi orizzontali squadrati, può essere richiesto con funzionamento idraulico, elettrico o misto ed è personalizzabile in varie finiture. Disponibile in larghezze da 40 a 100 cm e altezze da 149,8 a 180,8 cm. Idraulica, di colore bianco, misura L 50 x H 149,8 cm e potenza 715 Watt, prezzo 403 euro IVA. www.tosoradiatori.com

È costituito da tubi incassati nel pavimento o nel muro, che portano l'acqua riscaldata dalla caldaia (o altro tipo di generatore) ai radiatori. Esistono due principali tipologie di collegamento: monotubo o collettori.

Monotubo Tipico delle case degli anni '70-'80, è così chiamato perché c'è un unico tubo di mandata che raggiunge i singoli radiatori collegati "ad anello", per poi tornare al generatore. L'ultimo radiatore, invece, resta penalizzato, perché scalda meno. Dovrebbe quindi essere più grande.

Con collettori In questo caso è presente un condotto di mandata che porta l'acqua calda dal generatore ai collettori e da qui, grazie ad un circuito interno di collegamento diretto, l'acqua calda arriva ad ogni radiatore. Un tubo di ritorno riporta al generatore l'acqua diventata fredda. Il calore si diffonde in modo uniforme perché l'acqua calda raggiunge tutti i radiatori insieme. Se si vuole trasformare un impianto monotubo in un impianto a collettore è necessario rifare tutto, con la necessità di opere murarie.

Sistema di riscaldamento a collettore

A BASSA TEMPERATURA L'acqua che, riscaldata dalla caldaia o da altro generatore di calore, passa ai radiatori può avere una temperatura di mandata alta o bassa. Il primo caso è quello degli impianti termici tradizionali (circa 70/80°C), il secondo riguarda le nuove costruzioni, in cui la temperatura può essere inferiore ai 40°C. Meno calore equivale a meno sprechi e risparmio sulla bolletta. Sebbene, in teoria, qualsiasi modello possa funzionare a basse temperature, è consigliabile prevedere radiatori appositamente progettati per questo tipo di impianto. Diversamente si deve considerare che l'efficienza è ridotta, perché lo scambio termico con l'ambiente è minore. Per ovviare a questo problema sarà necessario acquistare un radiatore più grande. Il risparmio si ottiene poi con generatori di calore ad alta efficienza, come le caldaie a condensazione, che recuperano i fumi di combustione e ottengono rese elevate a temperatura inferiore rispetto ai modelli tradizionali.

Acciaio. Dalla forma insolita, pensato per accogliere asciugamani e oggetti, il radiatore Cube della linea Ideas di Deltacalor è caratterizzato da una cornice in acciaio che nasconde gli elementi riscaldanti. A seconda del modello può avere 2 o 3 ripiani dotati di punto luce per luci soffuse. Esiste con potenze di 465 Watt e dimensioni di L 68 x P 5,7 x H 68-122-176 cm. Prezzo da L 68 x H 176 cm, con finitura in colori Pastelli, 2.106 euro IVA. www.deltacalor.com

Oltre alla scelta dei radiatori, in caso di rifacimento dell'impianto, sarà necessario valutare anche l'apparecchio a cui sono collegati. • Uno dei generatori di calore più efficienti è la caldaia a condensazione, l'unica che può essere prodotta e immessa sul mercato (basata sulla direttiva ErP o “Ecodesign”, operativa dal 26/09/2015). Il vantaggio è l'elevata resa, che può superare il 100%. Tutto questo, grazie alla caratteristica di recuperare, anziché disperdere come nei modelli tradizionali, gran parte del calore contenuto nei fumi di combustione. Inoltre emettono una quantità di gas inquinanti molto inferiore rispetto ai modelli normali. Alternative efficienti sono anche le pompe di calore, dispositivi che prelevano il calore presente nell'aria esterna, nell'acqua di falda o nel terreno e lo utilizzano per riscaldare l'acqua dell'impianto di riscaldamento. Ci sono poi le termostufe o le caldaie a pellet, che utilizzano invece questo combustibile ad alta efficienza. A differenza dei caminetti e delle stufe tradizionali, questi generatori di calore sono programmabili e possono essere collegati all'impianto di riscaldamento con radiatori (o pannelli radianti).

Jazz di MCZ è una termostufa a pellet per abitazioni fino a 325 mq. Con 31 kW di potenza, riscalda fino a 15 radiatori e, nella versione ACS, produce acqua calda sanitaria. In classe A, può essere gestito da remoto. Nella misura L 61 x P 68,8 x H 133,7 cm, prezzo da 4.795 euro www.mcz.it.

Con capacità da 1,8 a 35 kW, la caldaia murale a condensazione Viessmann Vitodens 222-W integra una caldaia in acciaio inossidabile da 46 litri. In classe A, dispone di interfaccia Wi-Fi e software per il monitoraggio dei consumi. La resa è del 98-108%. Misura L 60 x P 48 x H 90 cm. Prezzo di listino a partire da 3.906 euro. www.viessmann.it

In caso di sostituzione di un radiatore esistente è sufficiente installare un modello della stessa potenza. Diverso è invece il caso di una nuova installazione o di una modifica dell'impianto, per cui è necessario calcolare il fabbisogno termico dell'ambiente da riscaldare o dell'intera casa. Tutto quello che devi sapere.

Se, come nella maggior parte dei casi, i radiatori sono collegati al circuito sanitario, è importante che questo sia correttamente dimensionato. In altre parole, è necessario valutare la quantità di calore necessaria per riscaldare gli ambienti e la potenza necessaria per ottenere questo risultato.

Detta anche resa termica, è la capacità di un corpo scaldante di scambiare calore con l'ambiente, quindi la quantità di calore che il radiatore è in grado di trasmettere all'ambiente nell'unità di tempo ea determinate condizioni di temperatura. Si misura in Kcal/h o, più spesso, in Watt (1 kW = kcal/h/862) ed è calcolato secondo la norma europea EN442 e certificato da appositi istituti e laboratori con prove specifiche in condizioni standard. Il valore della potenza termica deve essere sempre indicato sulla scheda prodotto. Ma quanta potenza serve per riscaldare un ambiente? La risposta esatta la dà il termotecnico calcolando il fabbisogno termico, cioè la quantità di calore che il radiatore deve fornire all'ambiente per mantenerlo a una temperatura confortevole.

Come stimare il fabbisogno termico Il fabbisogno termico dipende dalle dimensioni del locale, dall'esposizione, dal tipo di coibentazione presente, dai materiali di costruzione, dalle finestre e dai tipi di vetro. Non meno importanti sono la zona geografica in cui si trova la casa e le temperature medie esterne. Detto questo, per avere una stima del fabbisogno termico invernale di una casa, è necessario moltiplicare il volume da riscaldare (può anche essere un singolo ambiente) per un coefficiente termico, che indica le calorie necessarie per metro cubo. Questo parametro varia tra 30 e 45 Kcal/mc, in base al tipo di edificio e alla posizione geografica: più basso, se la casa si trova nel Sud Italia e in località costiere, più alto dove il clima è più rigido. Nella tabella sottostante abbiamo considerato un coefficiente termico di 35 Kcal/h per ogni metro cubo, per riscaldare abitazioni di diverse dimensioni, con soffitti di 270 e 290 cm. I calcoli possono essere effettuati anche per singole stanze.

Tradotto in pratica Dopo aver completato queste operazioni, resterà da calcolare il numero di radiatori da acquistare. Anche in questo caso possiamo fare un preventivo. Supponiamo di aver individuato un modello modulare classico con una potenza di 1.500 Watt, nel caso di una casa di 60 mq con un fabbisogno termico di 6.600 W serviranno circa 4 radiatori, se 71 ne serviranno 5. Lo stesso il calcolo può essere effettuato anche per singolo locale. Nel caso di radiatori misti o solo elettrici è importante considerare la potenza termica richiesta anche in queste modalità. I dati, anche in questo caso, sono riportati sulla scheda prodotto.

Marmo. Dalla texture geometrica, Aperoso Livingstone® di Arblu è ottenuto da polvere di marmo. È disponibile nelle versioni elettrica, idraulica e mista. Diverse trame e colori; puoi anche stampare un'immagine personalizzata. In versione elettrica con finitura bianca, dimensioni L 55 x H 180 cm, prezzo 1.190 euro IVA. www.arblu.it/livingston

NON ABBASTANZA CALDO? Potrebbe essere dovuto a una bolla d'aria, che impedisce la circolazione dell'acqua nel radiatore. In genere basta aprire la valvola di sfiato, facendo uscire un po' d'acqua

Alluminio. Elementi verticali composti in una sorta di parallelismo compongono Groove® di Cordivari Design, essenziale nelle sue linee. È realizzato in alluminio, disponibile in oltre 80 finiture. Quattro modelli a 5 o 7 elementi, con dimensioni di L 28,4-41,6 x P 16 x H 180-200 cm e potenze a partire da 939 Watt. Prezzo da 752 euro IVA. www.cordivaridesign.it

Acciaio. Zana di Vasco, qui con tubi piatti disposti in verticale, è in acciaio, disponibile in diverse finiture e in un'ampia gamma di misure, larghe da 30,4 a 102,4 cm e alte da 140 a 300 cm. Le potenze sono comprese tra 359 e 4.634 Watt. Nella misura L 30,4 x H 140 cm, prezzo 368 euro IVA. vasco.eu

Cos'è il delta T Sulle schede tecniche dei radiatori, accanto a quello della potenza, c'è anche il valore Δt. Ad esempio Δt = 50°C oppure Δt = 30°C; t indica la differenza tra la temperatura media dell'acqua contenuta nel radiatore e quella ambiente, cioè la temperatura dell'aria in quel locale. • La potenza termica o termica, misurata in Watt, viene solitamente valutata sulla differenza (∆) tra una temperatura media dell'acqua di 70°C e quella dell'ambiente di 20°C, cioè ∆t = 50°C. • Tuttavia, nei nuovi impianti il ​​valore può raggiungere ∆t = 30°C oppure ∆t = 20°C. • Nel primo caso la potenza termica richiesta sarà maggiore, nel secondo minore.

Alluminio. Adatto per impianti a bassa temperatura, Fino di Al-Tech by Ridea è realizzato in alluminio estruso. Il design ultrasottile (3,5 cm) ne consente l'installazione anche in spazi ridotti. Potenze da 284 a 1910 Watt. Nella misura L 39,9 x H 183,1 cm, con finitura bianco sablè, prezzo 360 euro IVA. www.ridea.it

Tradizionalmente il radiatore viene posizionato sotto la finestra, poiché in questo modo contrasta eventuali correnti d'aria fredda provenienti dalla finestra. L'aria calda, che si diffonde principalmente per convezione, sale verso il soffitto e si distribuisce in modo più uniforme, garantendo un miglior comfort. Inoltre, questa posizione è comoda perché il radiatore occupa uno spazio di difficile utilizzo. Tuttavia, se la casa è ben isolata e le finestre e le porte sono sigillate, hai più libertà. Nel caso di un radiatore alto è però necessario trovare una collocazione diversa, comunque lungo una parete perimetrale esterna, e anche in questo caso meglio se vicino alla finestra, per facilitare la distribuzione del calore. • È inoltre necessario evitare di inserire il radiatore in una piccola nicchia o dietro una porta, perché la sua resa è ridotta. Per lo stesso motivo è sconsigliato anche l'uso di copriradiatori. Anche le distanze sono importanti: la cosa migliore è installare il radiatore a 5 cm dalla parete, 12-15 cm dal pavimento e a circa 10 cm da eventuali ripiani.

Acciaio. Con tubi tondi per asciugamani di grandi dimensioni, Runtal's Chime è in acciaio inossidabile lucidato a mano. La parte aperta può essere sinistra o destra. Disponibile in versione idraulica, elettrica o mista, con potenze a partire da 276 Watt, è larga 50 cm e alta 100, 138 o 176 cm. Prezzo da 970 euro IVA. www.runtal.it

Per evitare squilibri all'interno dell'impianto, è consigliabile che il nuovo radiatore abbia la stessa potenza del precedente. • Stesso discorso per gli interassi, cioè la distanza tra i punti di carico e scarico dell'acqua: anche in questo caso, se non si intende modificare l'impianto, occorre scegliere un radiatore con le stesse interasse di collegamento, quindi il lavoro è molto più facile. • Alcuni radiatori sono studiati appositamente per facilitare la sostituzione dei vecchi modelli, grazie ad un sistema di collegamento idraulico con tubi flessibili che consente interventi non invasivi su impianti esistenti, senza ricorrere a opere murarie. • In caso di ristrutturazione totale, se si vuole cambiare la posizione del radiatore, è necessario spostare i tubi. I lavori devono essere eseguiti ad impianto spento e vuoto, pertanto è necessario drenare l'acqua che circola nell'impianto che, a lavori ultimati, verrà rimessa in circolazione. Nel caso di condominio, i lavori devono essere eseguiti dopo aver ottenuto il consenso dell'amministratore.

EVITARE IL FAI DA TE Per l'installazione, ma non solo. Anche se si tratta di una semplice sostituzione, il consiglio è sempre quello di affidarsi ad un tecnico qualificato

Il contenimento dei consumi domestici per il riscaldamento non è solo una questione economica, in quanto è una spesa che grava sul bilancio familiare. È anche una scelta ecologica, perché si traduce in minori emissioni di CO2 in atmosfera. Ma come farlo senza rinunciare al comfort termico? Ce lo spiega l'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).

L'Enea lo scorso ottobre ha stilato le linee guida per il riscaldamento della casa evitando inutili sprechi, bollette alte e al tempo stesso sanzioni. Eccoli in sintesi.

1 Eseguire la manutenzione del sistema Non solo per risparmiare denaro, ma anche per garantire la sicurezza. Un impianto correttamente manutenuto, con filtri puliti, senza calcare e ben regolato, consuma e inquina meno.

2 Controllare la temperatura degli ambienti La normativa autorizza il mantenimento di una temperatura in casa che non superi i 22°C, ma 19 sono più che sufficienti per garantire il comfort necessario. Ogni grado in più comporta consumi anche considerevolmente maggiori, a seconda del grado di coibentazione delle pareti esterne. Inoltre, l'aria calda e secca è dannosa anche per le vie respiratorie.

3 Prestare attenzione alle ore di accensione Di notte, quando si dorme, è sufficiente che la temperatura non scenda sotto i 12-13°C per evitare la formazione di eventuali condense. Inoltre, in una casa ben costruita, il calore che le strutture accumulano all'accensione dell'impianto di riscaldamento garantisce un sufficiente grado di comfort anche durante il periodo di spegnimento*.

4 Scurire le finestre di notte La chiusura di persiane e tapparelle o il posizionamento di tende pesanti riduce la dispersione di calore verso l'esterno.

5 Lasciare libero lo spazio vicino ai caloriferi Evitare di posizionare tende, mobili o schermi davanti ai caloriferi e di utilizzare questi ultimi per stendere il bucato. Tutto ciò impedisce la corretta diffusione del calore ed è quindi fonte di spreco. Al contrario, è consigliabile inserire un pannello riflettente tra la parete e il radiatore, soprattutto nei casi in cui quest'ultimo è incassato nella parete (riducendone lo spessore e il grado di isolamento). Anche un semplice foglio di alluminio aiuta a ridurre la dispersione verso l'esterno. Attenzione anche a non lasciare le finestre aperte troppo a lungo: bastano pochi minuti per rinnovare l'aria in una stanza ed evitare inutili sprechi.

6 Fai il check-up della tua casa Chiedere a un tecnico di valutare l'efficienza di un immobile, con l'elaborazione di una diagnosi energetica o di un attestato di prestazione energetica (Ape) è l'unico modo per misurare obiettivamente i consumi. e costi e, per determinare gli interventi, per risparmiare energia**.

7 Sistemi di riscaldamento innovativi È sempre opportuno valutare se non sia necessario sostituire la vecchia caldaia. I nuovi generatori di calore oggi sul mercato - caldaie a condensazione e pompe di calore - forniscono soluzioni tecniche, accorgimenti costruttivi e sistemi di controllo che assicurano rendimenti elevatissimi. ***.

8 Termoregolazione e soluzioni tecnologiche innovative. È fondamentale dotare il proprio impianto di un'unità di controllo automatica della temperatura ambiente. Questo strumento, rilevando i gradi effettivi all'esterno e all'interno della casa, riesce infatti ad ottimizzare i consumi fornendo la quantità di energia necessaria per mantenere la temperatura impostata ed evitando inutili picchi o sbalzi di potenza****.

9 Applicare le valvole termostatiche Come vedremo, questi apparecchi vengono utilizzati per regolare il flusso di acqua calda nei radiatori, consentendo di non superare, nei locali in cui sono installati, la temperatura impostata mediamente per l'intero appartamento , soprattutto negli ambienti esposti a sud, spesso riscaldati già dal sole.

10 Contabilizzazione del calore In un condominio rappresenta una concreta possibilità di risparmio, in quanto permette di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di pagare le spese solo in base al proprio consumo. In questo caso è ancora più importante prevedere l'installazione di valvole termostatiche e sistemi di domotica.

Marmo. Con decoro geometrico e angoli arrotondati, il radiatore Vintage di Heart Radiators, disponibile nei colori Ral, è realizzato con scarti di lavorazione del marmo italiano abbinato a resina acrilica. Viene proposto in varie dimensioni, con una profondità di 7,5 cm. Nella misura L 50 x H 180 cm, elettrico, prezzo 910 euro; idraulico, prezzo 1.040 euro; ibrida, prezzo 1.230 euro. cuore-radiatori.com

Alluminio. Adatto per impianti a bassa temperatura, Blitz Super B4 di Fondital è realizzato in pressofusione di alluminio con aperture sul retro che aumentano lo scambio termico convettivo. Modulare, ha moduli larghi 8 cm e alti da 40,7 a 85,7 cm (potenza 92,4 Watt). Prezzo di un modulo di L 24 x H 40,7 cm, bianco lucido, 50,14 euro. www.fondital.com

In un'ottica di risparmio energetico, le valvole termostatiche sono diventate obbligatorie (salvo pochi casi) dal 30 giugno 2017 per gli impianti di riscaldamento centralizzato, ma sono consigliate anche per quelli autonomi. La loro funzione è quella di regolare la temperatura del singolo radiatore in ogni stanza, entro i limiti di legge, adeguando il consumo energetico secondo necessità. È così possibile avere più calore in certi ambienti (come il bagno) e meno in altri (camere da letto o cucina). Nel condominio c'è anche il vantaggio di un uso autonomo dell'impianto. In pratica la valvola termostatica, tramite la manopola graduata (generalmente a 5 livelli) regola il flusso di acqua calda nel radiatore, in modo che raggiunga la temperatura ambiente impostata. Funzionamento All'interno il dispositivo è costituito da un motore di comando, collegato ad un sensore, e da un attuatore o tapparella. Il primo è un elemento metallico contenente cera, liquido o gas: quando la sonda rileva una variazione della temperatura ambiente, il volume di questa sostanza cambia, attivando l'attuatore, un corpo cilindrico simile a un tappo. In pratica, se la temperatura ambiente aumenta, la pressione del fluido aumenta di conseguenza, spingendo l'otturatore in posizione di chiusura. Viceversa, quando la temperatura diminuisce, la pressione del fluido diminuisce e l'otturatore si sposta nel senso di apertura. Nel primo caso il servocomando impedisce all'acqua calda di circolare nel radiatore e di cedere calore, nel secondo viene ripristinata. I modelli smart Sono teste termostatiche elettroniche, regolabili a distanza, tramite app per smartphone, con connessione wireless ad una centrale. Tra le funzioni, la gestione intelligente della fornitura di calore in base alle condizioni dell'ambiente. Adatto anche per ristrutturazioni, il sistema può essere applicato a radiatori esistenti, semplicemente sostituendo le vecchie testine termostatiche. La ripartizione delle spese Le valvole termostatiche consentono la contabilizzazione del calore e un nuovo tipo di ripartizione delle spese condominiali. In base alla norma tecnica Uni 10200 (che introduce il concetto di “quota per potenza termica utilizzata”) ciò avviene secondo un criterio composito. Il consumo totale si divide in “volontario” (quello effettivo), che ha costi variabili legati all'uso, e “involontario” (indipendente dal consumo), con un costo fisso. I primi si calcolano leggendo i contabili; i secondi in base ai millesimi di riscaldamento.

Quando non c'è l'obbligo In alcuni casi previsti dalla legge è possibile fare a meno dell'installazione di valvole termostatiche. Innanzitutto se l'impianto è autonomo, a meno che quest'ultimo non sia nuovo o in ristrutturazione. In questo caso si parla di "sistemi di regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli ambienti". Inoltre, non sono obbligatori negli edifici sprovvisti di sistema di contabilizzazione del calore, che non potrebbe essere adeguato alla legge, ad esempio per impossibilità tecnica o per mancanza di efficienza dei costi. Tali casi devono essere valutati e certificati da apposita relazione tecnica firmata da professionista abilitato (basata sulla norma UNI EN 15459). Se invece non è possibile installare i sottocontatori (posizionati a monte dell'impianto di riscaldamento), i singoli condomini sono comunque obbligati ad installare i singoli distributori sugli elementi radianti presenti negli appartamenti.

Regolazione intelligente 1. Il sistema Cordivari My Way® comprende una centralina touch screen e testine termostatiche elettroniche wireless. Grazie all'app dedicata, può essere controllato anche da remoto, da smartphone. Prezzo da rivenditore. www.cordivaridesign.it 2. Disponibile da incasso o da parete, il termostato BTicino Smarther connesso in Wi-Fi può essere controllato tramite app. In qualsiasi momento, con il comando Help, è possibile contattare l'assistenza. Prezzo da rivenditore. www.bticino.it 3. Il termostato Wi-Fi Vimar Clima Thermo, adatto a qualsiasi tipo di impianto: con radiatori, pannelli radianti o fan-coil, prevede tasti di selezione rapida per un rapido accesso ad alcune funzioni. Prezzo da rivenditore. www.vimar.eu

Agevolazioni fiscali La Legge di Bilancio 2020 (27/12/2019, n.160), ha confermato le detrazioni per la ristrutturazione edilizia, per la riqualificazione energetica e il Bonus Mobili. La sostituzione dei radiatori rientra nel primo caso e dà diritto ad un bonus del 50%, da detrarre dall'Irpef. Lo stesso vale per l'installazione di valvole termostatiche su radiatori esistenti. Con i modelli elettrici puoi ottenere il bonus mobile, sempre al 50%. La detrazione massima per unità immobiliare resta di 96mila euro. L'Ecobonus 65% è più consistente, ma per beneficiarne è necessario migliorare l'efficienza energetica della casa, quindi rinnovare l'impianto, ad esempio installando una nuova caldaia a condensazione con sistema di termoregolazione.

Grazie a Brem, Cordivari, Vasco e Zehnder Group per le informazioni

Tratto dal n.2/2020 del mensile Cose di Casa