Metti una sera a cena. Va in tavola l’informale - Icon

2022-04-21 05:43:32 By : Mr. Tieping Wu

Idee design per avere piatti e drink a portata di mano e godersi la serata dimenticando la cucina

Pranzo-picnic davanti alla tele senza andare avanti/indietro dalla cucina cento volte? Magari un po’ di amici in tutto relax? Sempre che non siate dei maghi di equilibrismo nel reggere vassoi stracarichi, la soluzione rimane quella di una volta, vale a dire un bel carrello portavivande con rotelline su cui mettere tutto, ma proprio tutto per poi godersi la serata. Pezzo difficile il suddetto carrello perché si fa presto a trovarsi con un baracchino plasticoso ingovernabile o, peggio, tutto tremolante causa assemblaggio così così. Forse meglio affidarsi a dei classici ben collaudati. Ultimi in ordine di (ri)apparizione sono due progetti storici, a conferma, se ce ne fosse bisogno, di quanto le aziende stiano mettendo a frutto importanti ricerche tra archivi e zone progettuali rimaste in ombra. Cassina che sta facendo questa operazione da tempo ha messo in collezione alcuni pezzi della designer danese Bodil Kjær, una bella signora oggi novantenne, pioniera del design danese nei Fifties. Tra essi il carrello Serving Cart che la designer aveva creato nel 1963 proprio perché aveva capito come le abitudini stavano cambiando. Eccolo, allora il Serving Cart , con la sua dotazione di ripiani posti a varie altezze e scomparti per avere lo spazio dove riporre e trasportare posate, stoviglie, pentole e padelle.

Oggi ci sono le norme di sicurezza antincendio, ma in origine il carrello aveva anche una fiamma su cui cuocere. Cassina ha comunque recuperato il progetto originale, in stretta collaborazione con Bodil Kjaer, e lo ha aggiornato per rispondere alle esigenze di oggi introducendo compartimenti opzionali per accogliere i calici da vino sospesi e contenitori in lamiera di inox per le bottiglie e i bicchieri. La struttura è in legno massello con bordi rialzati per evitare che gli oggetti si spostino o cadano durante il trasporto, un utile piano in acciaio inox spazzolato e divisori colorati in laminato conferiscono al pezzo un tocco nuovo e contemporaneo. Scopo identico con in più specializzazione in cocktail in terrazza per l’ottantenne carrello bar AR1 di Alfred Roth, oggi editato da MisuraEmme. Tubolare d’acciaio, linee essenziali: c’è tutto lo spirito razionalista e un po’ Bauhaus di uno svizzero che ha lavorato con Le Corbusier e Marcel Breuer. Poi ci sono i tocchi di stile, come la riserva ghiaccio in lamiera leggera saldata, le eleganti ruote a raggi, le gomme bianche, il box contenitore con due antine ribaltabili in acero laccato finitura nero, interno in betulla naturale. Ovviamente, un pezzo così curato è frutto di lavorazione artigianale ed è prodotto in edizione limitata.

                                                          

           

In un nuovo libro, edito da Rizzoli, raccolte le immagini del fotografo Edoardo Montaina