Autoruote 4x4 - Web magazine sulla mobilità 4x4 e sull'offroad: Jeep Wrangler YJ Eagle by Walkiria 4x4

2022-07-01 19:39:42 By : Mr. Jason Shi

Considerata  un'autentica “King  of  the  rocks” sin  dal  debutto  internazionale  sui  tracciati  del  Corsica  Extreme  del  2010, questa  performante  Jeep  Wrangler  YJ  Eagle  ha  dimostrato  di  possedere  qualità  motrici  a  dir  poco  eccellenti  che, abbinate  ai  suoi  strepitosi  220  cavalli  sprigionati  dal  motore, ne  hanno  fatto  un  perfetto  4x4  da  trial  estremo.

Completamente rivisitata rispetto al modello originale e realizzata nei manufatti artigianali da Max Gazzaneo (grande esperto di tecnica racing made in USA), questo “mostro” di 4.0 litri si è trasformato in un mezzo a trazione integrale che ruggisce forte già ai bassi regimi.  Musica per le orecchie di Maurizio Cherubini “Nero” (neanche a dirlo musicista di professione e pilota del Team Walkiria per passione), proprietario dell’YJ e da anni protagonista dei campionati italiani e stranieri di off-road estremo.  Con l’amico e attuale navigatore Luigi Maurizi, Cherubini assiste alla prima gara di fuoristrada hard nel 2005 ed è subito colpo di fulmine.  Da quel momento, l’evoluzione dell’YJ è un continuo alternarsi di soluzioni tecniche innovative e di ricerca di accessori delle migliori marche.  Dalle tappe dell’XTC nel 2010 alle manche del Warn Trophy Italia (dove conquista un brillante 2° piazzamento sui tracciati di Cerveteri), il Wrangler si destreggia egregiamente fra passaggi guidati e tecniche winch con i colori del team Walkiria.  “L’elaborazione del motore, affidata alla M&C Service di Roma, ha trasformato questo YJ in un 4x4 che ruggisce già ai bassi regimi scaricando tutta la potenza a terra grazie anche alle generose 38” e ai granitici ponti Nissan rinforzati”, spiega entusiasta Cherubini, “Il Wrangler si guida con estrema facilità permettendo di affrontare in tutta scioltezza passaggi al limite dell’impraticabile che metterebbero in seria difficoltà molti mezzi a 4 ruote motrici! Le doti da rockcrawler e l’estrema mobilità dei ponti ne fanno un fuoristrada a dir poco eccezionale…”.  Ecco allora in dettaglio tutto quello che c’è da sapere su questo 4x4 di concezione “stelle e strisce” che ha in serbo interessanti sorprese.

Allestito sulla piattaforma del Wrangler YJ Eagle, equipaggiata con il potente propulsore ad iniezione a benzina di 4.0 lt (220 CV), con 6 cilindri in linea, la Jeep by Walkiria 4x4 è stata elaborata dalla M&C di Roma.  Specializzata in diagnosi computerizzate (oltre che in meccanica e allestimenti racing), l'Azienda romana ha provveduto a sostituire l’albero a camme di serie con uno a nuovo profilo, oltre ad installare un collettore di aspirazione Mopar a doppia cubatura e corpo farfallato da 63 mm.  Il preparatore è poi intervenuto sugli iniettori del Wrangler che si presentano ora con portata maggiore e dotati di un nuovo regolatore di pressione benzina. Infine si è sostituita la pompa del liquido di raffreddamento, abbinata a specifico termostato, per permettere un aumento di portata di circa il 30%. Interventi ad hoc hanno interessato anche l’impianto elettrico dove si sono installati un alternatore della Mean Green High Output da 200 ampere, cavi al silicone da 8 mm, una bobina ad alto voltaggio della Super Coil e 2 batterie Optima YellowTop 55 alloggiate entrambe, con appositi supporti in acciaio, nel lato sinistro del vano motore dove trova spazio anche il compatto compressore ARB a 3 vie (2 per l’azionamento dei blocchi anteriore e posteriore e 1 dedicata in caso di emergenza al gonfiaggio degli pneumatici).  Della BMC il filtro biconico con raccordi in silicone e alluminio che garantisce maggiore portata d’aria al motore stesso scelto al posto di quello di serie del Wrangler.  Completamente nuovo l’impianto di scarico dell’YJ che ora si presenta con collettori e S-pipe in acciaio inox di maggior diametro della Banks Power, catalizzatore sportivo e silenziatore Banks Power Monster anche se è già in programma di sostituire quest’ultimo con uno diretto in acciaio e fibra di vetro modello Glasspack della Dynomax.

Look total black per questo 3 porte cassonato del marchio Jeep su cui sono stati installati accessori racing style e protezioni tubolari sia per l’interno che per l’esterno.  Se la pedaliera è rimasta quella originale, per il volante si è optato invece per un OMP con diametro 38 cm, modello Sand specifico per l'off-road.  Di casa OMP anche le cinture di sicurezza a quattro punti, per esattezza delle Racing 4M, abbinate a sedili JAZ Products monoscocca ultra-light (circa 10 kg l’uno) con angolo di visibilità di 325°.  Il preparatore ha scelto di utilizzare le guide scorri-sedili originali che sono però state modificate in modo tale da essere sempre parallele al telaio (non alterando la linea di visuale esterna) montate su traverse in acciaio con piastre rinforzate.  Praticamente di serie il cruscotto del Wrangler, funzionale e con la strumentazione originale, mentre per alloggiare i comandi di accensione/spegnimento dei blocchi ARB e dei verricelli è stata creata un’apposita consolle artigianale fissata fra i due sedili. Della Teraflex la piastra reggi-cambio, rimasto quello di serie (un manuale a 5 rapporti) ma revisionato e abbinato ad una leva marce per innesto rapido e al riduttore Atlas II Advance Adapter con rapporto 3.8:1.  L’anteriore è stato equipaggiato con un paraurti di fabbricazione home-made, realizzato in lamiera spessore 6 mm, con alloggiamento per verricello, un Warn 8274 doppio motore della MBcorse abbinato a 40 metri di cavo tessile 3/8 della Dynema.  Intervento più complesso invece per il retrotreno dove la parte posteriore del talaio è stata sostituita con nuovi longheroni rinforzati con tanto di bumper integrato che ha permesso di ridurre la larghezza del telaio stesso facendo spazio al sistema sospensivo.  Per i sottoporta sono stati scelti dei Warn rinforzati con sidecar e boat-side integrati mentre i parafanghi anteriori sono dei resistenti tubolari in acciaio alta resistenza agli urti che consentono il montaggio di ruote sino a 40”.  Sui passaruota posteriori (sagomati per permettere l’alloggiamento di pneumatici di grosso diametro) sono state collocate delle protezioni in alluminio a raccordare le piastre in acciaio di rinforzo per i cantonali posteriori.  Dietro i sedili, nel cassone del Wrangler, trova spazio il serbatoio per il carburante da 45 litri costruito artigianalmente in alluminio (spessore 4,5 mm) con paratie interne e vasca di pescaggio anti-inclinazione.  Per i fari Cherubini ha optato per due luci a led by GenRight per il posteriore e per due Hella all’anteriore.  Nella parte posteriore del cassone, in un’apposita nicchia, è stato invece collocato il secondo winch dell’YJ (un Rugged Ridge Extreme H.D. 8.5) anch’esso abbinato a 40 metri di cavo tessile.  A garanzia di massima protezione durante le gare di off-road estremo, il preparatore ha infine realizzato una serie di interventi sul roll-bar interno (già esistente) con l’aggiunta di elementi di rinforzo per poi ancorare in 4 punti l’intera struttura al telaio.  Se i tubolari dell’interno hanno diametro 60 mm, per il roll-cage esterno sono stati scelti quelli da 50 mm che compongono la struttura home made (realizzata da Mirko Tamanti) completamente removibile costruita in acciaio a protezione di cofano e parabrezza.  Lo sportello in alluminio con cerniere installato al retrotreno dell’YJ completa l’equipaggiamento.

Fiore all’occhiello di questo YJ è l’allestimento scelto per il reparto sospensioni su cui il preparatore è intervenuto con l’adozione di elementi di fabbricazione artigianale affiancati da accessori dei migliori marchi off-road. In sostituzione dell’equipaggiamento di serie, per l’anteriore è stato adottato un assetto home-made composto da 4link (con triangolo inferiore e superiore), uni ball Teraflex e ammortizzatori Sway A Way 2,5” di diametro e 14” di travel. Per completare l’avantreno si sono anche realizzati nuovi punti di ancoraggio per tutti i componenti dell’assetto adottando apposite piastre rinforzate e installando una barra duomi, sempre di costruzione artigianale. Uguale intervento sul posteriore del Wrangler dove però si è scelto di abbinare degli air-shock marca Fox 2” di diametro. Di derivazione Nissan Patrol GR Y60 girato 180° il ponte anteriore scelto per sostituire quello di serie, ora decisamente più robusto per affrontare i passaggi tecnici dell’off-road estremo. Cherubini ha poi abbinato al ponte giunti e semiassi rinforzati della CalOffroad indispensabili per supportare le coperture 38” che equipaggiano l’YJ soprattutto con blocco inserito. Della AVM H.P. i mozzetti ruota libera installati sull’Eagle. Realizzata ex-novo anche la tiranteria di sterzo, sempre per resistere adeguatamente alle sollecitazioni delle 38”, affiancata da scatola guida-pompa-pistone idraulico di fabbricazione AGR Performance Rock Ram. Decisamente più semplice invece l’intervento meccanico che ha visto protagonista il ponte posteriore originale sostituito, anche in questo caso, con uno di derivazione Nissan Patrol GR Y60 e con nuovi punti di ancoraggio. Se per gli alberi di trasmissione si è optato per uno artigianale a doppio giunto all’anteriore e per uno rinforzato (sempre a doppio giunto) della Tom Woods al posteriore, su questo 4x4 sono stati anche sostituiti tutti i puntoni originali con altri in acciaio specifici per l’utilizzo racing. Gli pneumatici sono degli Interco Super Swamper TSL nella misura 38/12.50/R15 montati su cerchi TrailReady beadlock in alluminio 15x8 con offset 4”. Quasi completamente originale il reparto freni (a disco sia all’anteriore che al posteriore) a cui si è scelto di abbinare tubi a maglia d’acciaio di tipo aeronautico e con lunghezza maggiore rispetto a quelli in dotazione di serie.

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