Supper to Go, il nuovo concetto di rosticceria debutta alla Città dei Lettori - CorriereFiorentino.it

2022-07-01 19:41:16 By : Mr. Hooray He

La lasagna di stagione con i carciofi e i topinambur, il brodo fatto con gli scarti e le bucce delle verdure, l’hummus di ceci biologici toscani e sesamo siciliano, la crespella alla fiorentina ripiena di ricotta del pastore o una versione stagionale dell’insalata russa a base di rapa rossa, patate e uova barzotte che, marinate nell’acqua di cottura, si tinge di un originale rosa shocking. Solo alcuni delle proposte che da gennaio si possono richiedere da SU.GO Supper To Go , nuova formula di gastronomia e rosticceria che ha preso vita nei locali di via Pomeria 84 a Prato e che ora debutta su un’ape truck anche a Villa Bardini in occasione della Città dei Lettori dal 9 al 12 giugno a Firenze . Nata dall’idea di tre giovani pratesi Argentina Giusti, Lorenzo Chellini e Alberto Gramigni, amici con esperienze professionali diverse alle spalle e una comune passione per la buona cucina il format abbina ad un laboratorio di produzione, un’area locale dove si possono consumare i pasti o ritirare pietanze da asporto .

«Abbiamo deciso di colmare una mancanza osservando come da una parte le gastronomie storiche non sono state capaci di rinnovarsi e di rendere la loro offerta più aderente ai bisogni dei nuovi cittadini, e dall’altra la tendenza della Grande distribuzione, nei reparti dedicati al “pronto” che continuava a valorizzare una vasta quanto piatta offerta puntando su bassi costi, penalizzando qualità e trasparenza sulla filiera. Da qui l’idea con l’obiettivo – racconta Argentina Giusti - di creare nuovo valore sociale attraverso un progetto di gastronomia/rosticceria contemporanea . Recuperiamo la tradizione legata alla socialità territoriale e la diffondiamo grazie alle nuove tecnologie alimentari in ambito produttivo e conservativo. Ci impegniamo così a ridurre gli sprechi e ottimizzare le economie di scala, favorendo una rete di fornitori agricoli che ancora oggi riescono a salvaguardare le biodiversità nazionali».

Nello shop si trovano così accanto alle pietanze pronte anche una selezione di prodotti, vini naturali e “prelibatezze di produttori difficilmente rintracciabili sul territorio” e non manco “pubblicazioni indipendenti legate alla cultura del food”. Tra le novità del locale anche la scelta di puntare ad un utenza di giovanissimi. «I millenials e Gen Z vogliono mangiare ciò che vedono sui social media, e vogliono postare sui social media quello che mangiano dice la food blogger Lenore Skenazy , così noi abbiamo deciso di rivolgerci ad un consumatore finale appartenente alle nuove famiglie che popolano le città e le province. Guardiamo in particolar modo a questo target che ha un vissuto culturale aperto alle diverse origini della popolazione, è molto sensibile agli aspetti salutistici del cibo ed alla percezione della sua origine e naturalità. Poco tempo libero e bisogno di qualità anche nell’esperienza culinaria». A frequentare il locale rivestito di piastrelle bianche, acciaio INOX e fughe “morbide, rosso sugo” ci sono infatti soprattutto ragazzi. Ma sono tanti i progetti che i tre soci stanno avviando sul territorio. «Da qualche settimana abbiamo iniziato a fornire pasti pronti a realtà scolastiche Waldorf con pedagogia Steineriana, presto saremo al mercato Terre di Prato dove abbiamo allestito un frigo di prodotti cucinati da noi presso il banco Azienda agricola Santamaria, mentre i fiorentini possono vere i kit cena pronta ordinando sul sito Oplì».

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