«Nonostante le tensioni provocate dalla guerra in Ucraina, a noi, ma anche ad altri operatori del settore con i quali sono in costante contatto, non è ancora arrivata una sola richiesta di cancellazione degli ordini. A marzo in particolare vendite e consegne non sono state scalfite». È uno dei messaggi positivi offerti da Gianluca Roda, amministratore del gruppo Rodasteel, nel corso del webinar di siderweb - “Inox: le conseguenze del conflitto sul settore italiano” - che si è svolto oggi, giovedì 24 marzo.
Rispondendo alle domande del responsabile dell’Ufficio Studi siderweb Stefano Ferrari, poi, Roda ha spiegato che «il raddoppio del prezzo nasce dal consumo, che è notevolmente aumentato dopo la pandemia e il problema più grosso non è tanto il nickel, quanto il rottame che non arriva dalla Russia e con la Turchia che, non potendo contare sui fornitori abituali, verrà a cercarlo in Europa, togliendolo a noi».
L’amministratore di Rodacciai, poi, ha ricordato quale deve essere la filosofia da seguire nei periodi in cui i prezzi fanno registrare dei picchi importanti: «Mai rincorrerli e farsi prendere dal panico, tanto è vero che nelle ultime due settimane eravamo tutti fermi a causa dei prezzi troppo elevati delle materie prime».
Prezzi che, secondo Gianluca Roda, «scenderanno, perché oggi c’è molta speculazione, anche se fino a che c’è un consumo così importante le oscillazioni sono difficilmente controllabili».
Un altro concetto espresso da Roda è stato quello relativo al fatto che «il consumo non va fermato, anche se i forti incrementi dei prezzi possono provocare problemi per i pagamenti. Per fortuna – ha detto – veniamo da un anno e mezzo di “ricchezza” e quindi le aziende, soprattutto quelle più strutturate, hanno gli strumenti per superare questo momento complicato».
Piuttosto, ha ricordato l’amministratore di Rodacciai, il problema dell’Italia è che «qui i clienti finali pagano a lunga scadenza e non a breve come in Germania e sarebbe necessario che nel nostro Paese ci si uniformasse a quella regola».
Un passaggio importante Gianluca Roda lo ha riservato alla Salvaguardia: «Per un europeista convinto come me è difficile pensare che il materiale possa arrivare da qualsiasi parte del mondo e anche da Paesi che si sono dotati di impianti moderni e performanti così da inviare prodotti finiti invece che semilavorati». Tanto da chiarire bene il proprio punto di vista: «Andiamo avanti con le sanzioni».
Quanto ai rincari della “bolletta energetica” l’amministratore di Rodacciai ha spiegato che «inserendoli tra i costi per l’extra di lega siamo riusciti a trasferire gli aumenti a valle, anche se è una rincorsa continua, ma ce ne siamo quasi fatti una ragione. Ora mi aspetto che le misure della Comunità europea e del governo nazionale abbiano ricadute positive».
In chiusura del suo intervento, Gianluca Roda ha ricordato che «il 2021 è stato il miglior anno di sempre per il gruppo Rodacciai, ma proprio in virtù di quanto ho detto in apertura, i risultati positivi si stanno ripetendo anche nel 2022, tanto che, seppur abbiamo predisposto tre modelli di budget per fronteggiare le diverse evenienze e siamo pronti ad adeguarci, per ora è buono quello “numero uno”, cioè quello che prevede i risultati migliori».
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